Tra i talenti italiani più premiati, Giulia Ballaré presenta "Untuned Guitar". Un album il cui titolo preannuncia ciò su cui poggerà l'orecchio di chi ascolta.
Il terreno su cui si muove Giulia Ballarè è ricco di dissonanze, contrasti armonici e timbrici che rendono quest'album un chiaro esempio di esecuzione di musica contemporanea.
Ad aprire c'è la Gran Sarabanda di Leo Brouwer: da subito è chiaro il carattere determinato, potente ed elegante di Giulia la quale mai fa torto alla musica.
Ogni brano suscita mistero corredato da un suono sempre molto bello e rotondo che rende piacevole la scoperta di questo lavoro "scordato" come il titolo suggerisce.
Si passa da "Equinox" di Takemitsu a "La Ronde Des Sorcières Et La Naissance Des Déesses" di Lilith Guegamian dove trovano unione la voce umana e quella della chitarra.
Eccezionale il lavoro di Giulia nell'essere incisiva al bisogno e delicata quando si tratta di accarezzare la dissonanza con agogica.
Sono presenti due composizioni che trattano il famoso tema della "Follia di Spagna" (Gran Sarabanda e Tiento) e grazie al talento e alla ricerca di Giulia prendono vita due esecuzioni modello.
A chiudere l'album c'è "Las Arcanes" di Nicholas Kahn, composizione recentissima a coronare un ottimo lavoro discografico curato in ogni minimo dettaglio dando conferma della capacità della chitarrista di spaziare da un periodo storico all'altro mantenendo sempre quel carattere musicale che la caratterizza sin da giovanissima.
A cura di
Fabrizio Proietti
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